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Le Luci del Legno, la storia di uomo che ha trasformato le difficoltà in opportunità

Le Luci del Legno, la storia di uomo che ha trasformato le difficoltà in opportunità

Gianni Endrizzi è un uomo che ha trasformato le difficoltà in opportunità, dimostrando che nulla è impossibile quando si crede nelle proprie capacità. Non vedente da anni, ha deciso di affrontare una sfida che sembrava impensabile: dedicarsi alla falegnameria. Da due anni, Gianni si impegna con passione e determinazione in questo progetto, realizzando opere di artigianato che raccontano una storia di resilienza. Il suo canale Instagram è una finestra sul suo mondo, dove condivide ogni fase del suo lavoro, ogni successo e ogni piccolo passo in avanti. Il messaggio che vuole trasmettere è semplice ma potente: non arrendersi mai. Con impegno, costanza e un po' di tenacia, ogni obiettivo, anche quello che sembra irraggiungibile, può essere raggiunto. 

 

"Le luci del legno" nasce alla fine del 2023, non di certo con lo scopo di mostrare ciò che realizzo, ma con l'obiettivo di lanciare un messaggio, nonché il mio motto da sempre: mai mollare, con tenacia e costanza si possono raggiungere obiettivi che spesso sembrano irraggiungibili. Realizzo questo progetto con l'aiuto del mio "digital team", ovvero dei ragazzi adolescenti o poco più che con il coordinamento di una mia carissima amica, mi aiutano a scattare le immagini e nella produzione di reel e testi. Vi dico perché. Io sono Gianni Endrizzi, classe 1968, nato e cresciuto a Fai della Paganella in Trentino e all'età di sei anni ho iniziato a perdere progressivamente la vista a causa di una malattia genetica degeneratrice della retina.

 

Ora però veniamo al motivo principale per cui sono qui a raccontarvi la mia storia. Ho iniziato a lavorare il legno quasi trent'anni fa, utilizzando inizialmente la combinata di mio fratello un po' per curiosità e totalmente da autodidatta.

Piano piano la semplice curiosità si è trasformata in una grande passione, diventando così il mio hobby principale. Come dico spesso, il mio laboratorio è il posto più bello del mondo, il mio posto sicuro, un mondo magico dove posso creare, divertirmi e rilassarmi, ma soprattutto, dove tutto diventa più leggero.

 

Cosa mi piace di più di CMT?

Inutile dirlo, tutte le frese del pantografo sono CMT perché sono, per me, le  più affidabili e hanno un taglio netto e pulito. Da diverso tempo desideravo avere un banchetto fresa aspirante e quest'anno sono riuscito ad acquistare quello CMT che stavo valutando e desiderando da tempo perché tra quelli visti era il più completo.

Come pensavo il banchetto ha rispettato perfettamente le mie aspettative. Mi è molto utile nella lavorazione del legno, lo trovo preciso e particolarmente sicuro, considerato che mi da la possibilità di avere dei riferimenti certi nei confronti del tagliente, cosa per me fondamentale.

 

Cosa consiglierei a chi inizia questa attività?

Innanzitutto molta passione e tempo da dedicare. Richiede precisione e pazienza. Se ci si fa caso, il legno si racconta e colora i nostri pensieri e ci sussurra cosa diventare.

Spero che capiate cosa intendo dire ma è davvero così. Le venature, i nodi, il profumo, il ruvido, il liscio e il peso sono elementi importanti che per me devono essere tenuti in considerazione e rispettati. Questo il mio consiglio. Naturalmente sono suggerimenti di un hobbista falegname ed eterno principiante. Poi che dire, mai mollare in tutto quello che facciamo al di là della falegnameria. Dobbiamo cercare di non farci “incastrare” dalle convinzioni che il nostro limite abbia un confine. Forse no. Sta a noi provare  con tenacia ad andare oltre anche se non sempre risulta facile raggiungere l’obiettivo.

 

Un esempio di come la forza interiore possa superare ogni barriera. Grazie Gianni!